I ragazzi dello Youth Panel, il gruppo di studio del Safer Internet Centre – Generazioni Connesse, hanno continuato la sua attività di formazione presso il Convento di San Francesco, nell’ambito di #Giffoni53, per continuare il percorso sulla sicurezza nel mondo digitale.
I ragazzi dello Youth Panel, il gruppo di studio del Safer Internet Centre – Generazioni Connesse, hanno continuato la sua attività di formazione presso il Convento di San Francesco, nell’ambito di #Giffoni53, per continuare il percorso sulla sicurezza nel mondo digitale.
«Continua il nostro percorso formativo – racconta Barbara d’Ippolito esperta del SIC-Genezazioni Connesse – Abbiamo tenuto una presentazione iniziale che servirà un po’ da recap delle attività svolte fino ad ora con lo Youth Panel, definiremo insieme ai ragazzi gli obiettivi di questa sessione formativa e spiegheremo loro che cos’è l’Advisory board dentro cui afferiscono anche le tre aziende, quali Google, Meta e Tik Tok, che andranno ad incontrare a settembre durante l’evento Back to School che ogni anno Generazioni Connesse organizza in presenza al Ministero dell’istruzione e del Merito».
Dell’Advisory Board fanno parte tutti gli enti e le aziende, nel particolare dell’industria della telecomunicazione, ICT e del web, che supportano attivamente il progetto.
«Questa di Giffoni è la seconda di cinque sessioni formative propedeutiche al prossimo incontro con le aziende- spiega d’Ippolito – La prima è stata online circa tre settimana fa, e dopo questa, ne seguiranno altre due che si svolgeranno nelle prime due settimane di settembre, per poi passare all’ultima al MIM, dove appunto verrano ben articolate le proposte che poi verranno portate alle aziende».
Durante il laboratorio i ragazzi sono stati divisi in tre focus group ognuno dei quali aveva il compito di analizzare e di riflettere su una delle tre piattaforme oggetto dell’incontro, Tik Tok, YouTube e Instagram.
«Nel mio gruppo abbiamo lavorato su Instagram – spiega Rebecca Papa, sociologa dei media e consulente della Cooperativa Sociale E.D.I onlus partner di Generazioni Connesse – Ci siamo interrogati su diverse tematiche fra cui la privacy dove insieme ai ragazzi, attraverso l’analisi del proprio profilo, ci siamo interrogati su alcuni aspetti critici».
Un argomento molto importante del focus group è stato anche il benessere digitale. «La prima domanda che ci siamo posti riguardo a questo tema è stata sul tempo, ossia quanto tempo i ragazzi trascorrono online e hanno confessato di passare molto più tempo di quanto vorrebbero – continua Papa- A tal proposito hanno messo in evidenza di come Instagram in realtà non prevede uno strumento specifico che permette agli utenti di moderare e controllare il proprio tempo online. Il benessere digitale poi riguarda anche il modo in cui noi stessi ci presentiamo online ed è emerso che tendenzialmente è un modo idealizzato. Da qui, quindi, la tendenza a confrontarsi con gli altri, e con la propria vita, un meccanismo che se non gestito sfocia poi in una perdita di autostima».
Ultimo tema caldo dell’incontro è stato quello relativo all’algoritmo. «Ci siamo fatti domande sul suo funzionamento – sottolinea Papa – I ragazzi sono molto consapevoli anche grazie al processo di digitalizzazione che hanno svolto attraverso SIC e sanno perfettamente che tutto ciò che accade online è gestito da un algoritmo. Tuttavia, entrando nel vivo della tematica si sono accorti che però che queste piattaforme digitali non spiegano in modo limpido come funziona e un loro desiderio è quello di ricevere maggiore trasparenza su tale meccanismo».
Oltre ai ragazzi e agli esperti del SIC-Generazioni Connesse all’evento educativo di oggi pomeriggio hanno assistito anche Benedetta Palladio e Maria Chiara Taiti dell’Università di Firenze e Ainizara Favini dell’Università La Sapienza di Roma. «Noi ci occupiamo del monitoraggio e della valutazione del progetto – spiega Benedetta Palladio – E domani faremo dei focus group con i ragazzi dello Youth Panel in cui chiederemo loro di parlarci di questa esperienza. Il nostro scopo è quello di raccogliere informazioni al fine di migliorare la qualità del progetto».