Lotta alle discriminazioni e contrasto al bullismo, ma anche i tormenti d’amore e la dimensione etica della giustizia, sono stati questi i temi che hanno tenuto banco nella quarta giornata di proiezioni della tappa di Nuoro di School Experience 3, il festival itinerante dedicato al mondo della scuola organizzato da Giffoni e promosso dal Ministero della Cultura e dal Ministero dell’Istruzione e del Merito.
Le attività, che rientrano nell’ambito del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola, si svolgono presso l’auditorium dell’Istituto Tecnico Commerciale “Salvatore Satta” di Nuoro. La tappa è organizzata in collaborazione con l’associazione Nuovi Scenari e con la cooperativa Verdi Scenari guidata da Giuseppe D’Antonio.
Ai due moduli di proiezioni della giornata hanno partecipato gli studenti dell’Istituto Tecnico Commerciale e del Liceo Scienze Umane “Sebastiano Satta” di Nuoro, del Liceo scientifico “Enrico Fermi” di Nuoro, del Liceo Classico Giorgio Asproni di Nuoro e della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo di Desulo, plesso di Tonara. A guidare i ragazzi nella visione dei film presentati in rassegna il facilitator Orazio Cerino. I cortometraggi della programmazione odierna rientravano tutti nella categoria “Your Experience”, produzioni che si sono cioè avvalse della collaborazione e della partecipazione di realtà scolastiche presenti sull’intero territorio nazionale.
Chiyé – Fratello ha colpito molto i ragazzi che hanno avuto modo di guardarlo. Per la tematica, ma anche per l’ambientazione. “Mi ricordava un film di Sergio Leone”, ha sottolineato Benedetta, intervenendo dalla sala. Ed è una citazione o meglio un omaggio certamente presente nel corto firmato da Luca Piermarteri con la collaborazione del Liceo classico “Ugo Foscolo” di Albano Laziale. A seguire Come nella vita di Alessandro Zanetti che ha suscitato molti interrogativi negli studenti per l’ermeticità di alcuni passaggi, ma anche per la tematica, quella del primo amore cui si lega una certa malinconia quando ci si accorge che è fuggito via, quasi senza lasciare traccia.
Il timore di essere giudicati è la tematica centrale di Popcorn girl firmato da Matteo Borghesan con la collaborazione della Scuola di Cinematografia Rosencrantz & Guildenstern di Bologna. Anche in questo caso i ragazzi hanno empatizzato con la protagonista e hanno apprezzato il messaggio: il giudizio altrui, anche se ingiusto e bruciante, va scardinato senza mai abbassare lo sguardo.
Per gli alunni delle scuole superiori di primo grado è stato Il seme della speranza il titolo che maggiormente li ha entusiasmati. Il corto di Nando Morra con il contributo degli alunni de La Cittadella Scolastica “Domenico Carnovale” di San Nicola da Crissa narra la storia di un supplente di lettere, Tancredi, e tre ragazzi di prima media, Samuele, Marco e il siriano Nasser. Nasser è vittima di discriminazioni da parte dei suoi compagni di classe aizzati da Marco, un bullo influenzato dalle idee xenofobe del padre. Il tema dell’integrazione è molto sentito. Ed i ragazzi in sala hanno condannato le discriminazioni di cui Nasser, senza averne colpa, è costretto a subire.