16 marzo 1892: Edoardo Scarfoglio e Matilde Serao fondano Il Mattino, il quotidiano che da 130 anni continua a dare voce al Mezzogiorno. Con un impegno preciso: quello “di essere il più serio e insieme meno pesante, più vario e insieme meno incoerente”, ma anche di rappresentare un elemento di cultura e di civiltà e “un campione dei diritti meridionali davanti al resto d’Italia”. Come raccontare un pezzo così importante di storia, di informazione, di libertà, di comunicazione, di battaglie, di verità? Giffoni, da sempre al fianco di questa prestigiosa testata, ha deciso di farlo con 13 corti d’animazione e una graphic novel, dal titolo “Il Mattino – La storia in prima pagina” che accompagnerà la nostra community e quella del quotidiano napoletano, in un viaggio a puntate alla riscoperta dei momenti più salienti che hanno contribuito a consolidarne l’identità.
“Siamo orgogliosi di essere stati sempre vicini e tante volte coinvolti nelle tappe de Il Mattino – spiega il fondatore e direttore di Giffoni Claudio Gubitosi – ricordo una serata fantastica al teatro San Carlo con il capo dello Stato e una platea straordinaria, in occasione della presentazione de Il senso del Mattino, un film realizzato dal nostro team. E ricordo tante altre occasioni che mi rendono ancora più orgoglioso di questa bella e innovativa esperienza che stiamo vivendo insieme”.
I disegni di Laura Pagliaro, con la voce narrante di Andrea Contaldo, raccontano per immagini e testi le origini del quotidiano e le sue tante evoluzioni. Nel primo episodio si parte da Francesco II di Borbone, morto in esilio e ricordato dalla penna eccellente di Matilde Serao con lo pseudonimo di Giuliano Sorel, preso in prestito dal romanzo Il rosso e il nero di Stendhal, per poi passare al celebre articolo di Scarfoglio, intitolato Le nozze coi fichi secchi, una locuzione che sarebbe successivamente entrata a fare parte del dizionario privato di ognuno, dedicato al matrimonio di Vittorio Emanuele III con la principessa Elena di Montenegro. E ancora, nel maggio del 1898, le proteste delle fabbriche del Nord, quelle dei fasci siciliani e la censura che Il Mattino violò, per dare notizia delle manifestazioni di piazza, subendo il suo primo sequestro. Il secondo arriverà nell’agosto dello stesso anno per la pubblicazione della poesia di Ferdinando Russo, accusato di borbonismo, O pezzente e San Gennaro. È il 22 ottobre del 1901 e il prefetto Giuseppe Saredo rende note le conclusioni di una commissione di inchiesta. Corruzione, clientelismo, commistioni con la camorra. Scarfoglio non ci sta e pubblicherà una serie di servizi per difendere l’immagine della città. Con lo stesso coraggio e la stessa determinazione che lo portarono, quando il Governo vietò la pubblicazione di notizie sugli scontri per l’aumento del prezzo del pane a lasciare spazi bianchi in prima pagina.
La ricerca storica e la scrittura è merito di Gigi Di Fiore, il montaggio e l’animazione di Giuseppe Novellino, le musiche di Davide Tiera, il progetto e la direzione creativa di Luca Apolito. Un appuntamento fisso al mese, il giorno 16: 13 puntate, ognuna riassume dieci anni, arrivando all’oggi. E alla fine, un’unica e magica graphic novel. Il viaggio per illustrazioni farà anche esplorare i luoghi più belli e suggestivi di Napoli, a partire da Palazzo Donn’Anna del primo episodio, con Scarfoglio che tiene tra le mani un cappello a cilindro. In mare, c’è una piccola barca. A prua, un pescatore scruta l’orizzonte e sulla sua testa si può notare un gallo che guarda nella direzione opposta. È naturalmente il simbolo de Il Mattino.