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IMPACT: IL DISES SI RACCONTA TRA DATI E TECNOLOGIA

La felicità è un argomento ricorrente, anche per gli economisti. Concentratevi su ciò che vi piace, se fate ciò che vi stare bene andrà tutto bene”. È questo uno dei messaggi lanciati dai docenti del DISES, il Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche dell’Università degli studi di Salerno, durante l’incontro di questa mattina con i ragazzi di Impatto Giovani.

La felicità è un argomento ricorrente, anche per gli economisti. Concentratevi su ciò che vi piace, se fate ciò che vi stare bene andrà tutto bene”. È questo uno dei messaggi lanciati dai docenti del DISES, il Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche dell’Università degli studi di Salerno, durante l’incontro di questa mattina con i ragazzi di Impatto Giovani.

E la sezione più trasversale del Giffoni 53 non ha fatto mancare la sua partecipazione. 250 ragazzi, tra i 18 e i 30 anni, chiamati ad approfondire la sua offerta formativa, ma anche a ragionare sulla sua preziosa multidisciplinarità.

Il nostro dipartimento è composto da 80 docenti e ricercatori impegnati nella ricerca scientifica e nel trasmettere nuovi saperi agli studenti, 5 corsi di laurea e 3 magistrali: non si tratta però soltanto di numeri e di concetti, noi crediamo sia importante trasmettere modi di pensare e di imparare”, ha spiegato il direttore Sergio Destefanis.

Economia Aziendale, Economia e Commercio, Scienze del Turismo, Scienze dell’Amministrazione e dell’Organizzazione, Statistica per i Big Data: questi i corsi di laurea che fanno da apripista ad un’area strategica, la quale si caratterizza per un ottimo placement. A loro fanno seguito le magistrali di Economia, Governo e Amministrazione e Scienze Statistiche per la Finanza.

L’utilizzo dei Fondi Strutturali Europei, la discriminazione salariare dei generi, l’intelligenza artificiale e il rapporto con l’occupazione, il valore dei social per l’economia: molti i temi che hanno tenuto banco e che hanno dimostrato quanto i numeri possano aiutare a leggere argomenti di interesse quotidiano.

E il cinema? Offre continuamente chiavi di lettura su questioni ricorrenti anche in periodi storici lontani, tanto nel 1936 che nel 2021. Ne sono un esempio i film “Tempi Moderni” di Charlie Chaplin e “E noi come stronzi rimanemmo a guardare” di Pif.

Non bisogna avere paura della tecnologia e dei cambiamenti a cui ci chiama. Guardate a lei con ottimismo”, ha sottolineato Gianluigi Coppola, docente di Economia Politica del DISES.

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