Un sogno senza confini: applausi in Polonia per l’ultima tappa di Italia Experience

L’iniziativa è cofinanziata dal Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo

Un maestro alle prese con una delle missioni più difficili ma sicuramente la più intensa e utile: ispirare i propri alunni e, allo stesso tempo,  imparare dai bambini a conoscere meglio se stesso. Un’opera in grado di raccontare l’emarginazione, le ingiustizie, ma anche il coraggio e la rivalsa, Lina Wertmüller riesce proprio in questo dirigendo Paolo Villaggio nel lungometraggio del 1992 “Io speriamo che me la cavo”. Il film è stato presentato durante la giornata inaugurale di Italia Experience in Polonia, il progetto di Giffoni, cofinanziato dal Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, che, da ottobre 2022 a oggi, ha coinvolto oltre 10mila ragazzi in quattro nazioni.

“Un sogno comune ci ha uniti – ha spiegato Thomasz Kapturkiewicz, direttore del Centro Culturale di Tarnow che ha da subito sostenuto Italia Experience in Polonia – questo stesso cinema che ci sta ospitando è stato realizzato dalle idee e dalla determinazione di alcuni di noi e, non a caso, il suo nome richiama il sogno. Oggi, grazie al supporto di Giffoni, realizziamo speranze comuni, facciamo squadra perché il cinema italiano e, più in generale, la cultura possano farsi strada senza nessuna barriera”.

E di desideri sempre pronti a rinnovarsi parla anche il lungometraggio presentato questa mattina ad un attentissimo pubblico di giovanissimi. Il film è tratto dall’omonimo libro scritto dal maestro di scuola elementare Marcello D’Orta, che raccoglie sessanta temi di bambini di una cittadina dell’entroterra napoletano e racconta con il loro sguardo la degradata realtà che li circonda. Da questi temi vengono ricostruite così le storie degli studenti della III B della scuola elementare Edmondo De Amiciis.

La Wertmüller è sempre stata protagonista del nostro tempo e, in quest’opera, si dimostra autrice dei personaggi ai margini, di chi è inadeguato, difettato, sbagliato, i ripetenti, gli scarti, gli idealisti che non riescono a farcela, i reietti, lei che è stata sempre così felice nella sua manchevolezza, nei suoi difetti, nella sua smisurata irriverenza. Lei in questo film è ancora più lei, fra le strade di Corzano, in quella provincia di Napoli che grida vendetta, dove già a otto anni si deve decidere da che parte stare e un bambino può essere salvato solo da uno come Sperelli, altrimenti non ci sono molte altre possibilità per uscire da quel girone dell’inferno.

Villaggio qui è capace di interpretare un maestro che si lascia coinvolgere, entra nelle famiglie di quei bambini, cattura le voci dei suoi allievi, intendendone errori, scherzi, sbagli e furbizie, comprendendone anche le esperienze quotidiane e il dolore che spesso si mescola nelle loro carni, nei loro respiri. Tutto sedimentato nella sua classe. Un genuino spaccato di una realtà difficile vista con gli occhi dei bambini, in cui, nonostante la corruzione, la camorra e l’abdicazione dell’autorità statale, l’onestà e la dignità continuano ad essere dei valori pur tra mille contraddizioni e difficoltà.

A chiudere la prima giornata in Polonia, è stato “Il bambino nascosto” di Roberto Andò. In pochi metri quadrati, la capacità di amare e la possibilità di essere amati sono dosati. È l’altra faccia della medaglia da non mostrare mai in un quartiere ostile, che opprime, reprime, arriva a negare l’identità e il richiamo del sangue. Un padre è pronto a immolare il proprio figlio pur di non inimicarsi il clan locale.

È la linea di demarcazione e della miseria umana che una donna e una madre non può accettare. È il richiamo del sangue che irrompe, la regola del patriarcato che si infrange una notte sul balcone di un vicolo di Napoli. Uno scippo, la madre del boss in coma: il bambino deve pagare. Nel quartiere dove tutto è nascosto, adesso bisogna nascondere la vita e difenderla.

Quello di Italia Experience è un percorso iniziato ad ottobre 2022 a Skopje, con migliaia di juror protagonisti della decima edizione di Giffoni Macedonia Youth Film Festival. La seconda tappa si è svolta in Spagna a novembre, in collaborazione con la 15esima edizione del Festival del Cinema Italiano di Madrid, organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura. A marzo 2023 in Croazia, Giffoni per una settimana ha coinvolto, all’Arsen Art House500 bambini e adolescenti provenienti da quattordici istituti scolastici della città dalmata, realizzando anche un cortometraggio dal titolo “Tihana and the young people of Sibenik”.

Italia Experience - Polonia 22 maggio (19)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *