Per molti è ancora uno dei giudici di MasterChef. Un binomio rafforzato dal successo del talent show culinario, ma anche dalla sua storia di imprenditore della ristorazione italo-americano.
Per molti è ancora uno dei giudici di MasterChef. Un binomio rafforzato dal successo del talent show culinario, ma anche dalla sua storia di imprenditore della ristorazione italo-americano. Eppure, per Joe Bastianich è INDISPENSABILE portarsi dietro la sua chitarra. Lo ha fatto anche all’incontro con i ragazzi di Impatto Giovani, nel pomeriggio dell’ottava giornata.
A #Giffoni53, infatti, è arrivato a una settimana dall’uscita del suo nuovo album. Si chiama “Silverado”, contiene 4 inediti e 4 cover, e celebra il suo amore per folk, blues e bluegrass.
“Sono nato da emigrati italiani, eravamo tutt’altro che americani, ma io volevo esserlo. Quando sei piccolo hai bisogno di allinearti agli altri. E nella musica ho trovato la porta per entrare in quel mondo, è stata sin da subito (avevo 12 anni) una protezione, una garanzia, una sicurezza. La musica mi ha permesso di sentirmi come gli altri e stando a New York a fine anni Settanta ho potuto vivere grandi cambiamenti che hanno segnato tutti i musicisti”.
Cappello e stivali, Joe Bastianich ha mostrato un altro volto ai giovanissimi abituati a vederlo in tv.
“Scrivere la musica per me è una questione di comunicazione, mi piace raccontare le storie. La musica è la maniera più pura per comunicare ciò che hai dentro. I miei pezzi parlano sempre di emozioni forti. Il tema a cui sono rimasto più fedele nella mia vita è la verità. Dicendo la verità non sbaglierete mai, nessuno può dire qual è la vostra verità, dovete solo trovare il coraggio di dirla, magari attraverso l’arte che vi appartiene”.
Ad affiancarlo in questo progetto musicale ancora una volta “La terza classe”, un gruppo napoletano conosciuto nel 2013, durante il programma “On the road” realizzato per Sky Arte e condotto dallo stesso Bastianich.
E ai ragazzi di Impatto Giovani regala live una sua canzone che spiega loro così: “Ci sono dei momenti difficili nella vita in cui non puoi fare nulla, è come fermare una caduta d’acqua, impossibile! E allora bisogna saper aspettare e poi ritorna il sole. Ricordatevi che il successo non è mai definitivo, il fallimento non è mai fatale e che ciò che più conta è continuare. Succede di fallire, ma l’importante è avere ben chiaro cosa vuoi. Si impara e si guarda avanti, sempre”.
Impossibile non parlare di MasterChef, trasmissioni tv e ristorazione con un imprenditore del suo calibro. “Per riuscire in un settore come la ristorazione c’è una sola strada: la professionalità. Però siate voi a scegliere la ristorazione e non il contrario. Studiate finché potete: musica, letteratura, arte. Quando la vostra formazione sarà profonda potete fare tutto, anche imparare a cucinare o a gestire un ristorante. Non fatelo prima, perché altrimenti sarete inghiottiti dal sistema. Invece con delle basi potrete fare la differenza qualunque mestiere scegliate”.
“Avere la possibilità di fare più cose nella vita è un privilegio di cui sono consapevole, è importante trovare un equilibrio tra le cose che ognuno di noi ritiene importanti. Per me, ad esempio, lo sono la famiglia, la musica e i viaggi. Non rinuncerei a niente, cerco un equilibrio. In tv io faccio intrattenimento, cosa che pago in pregiudizi quando arrivo come musicista. Ma non importa, io faccio musica soprattutto perché piace a me, perché mi fa stare bene”.