Audiolibri, podcast, trasmissioni radiofoniche: la voce sta riconquistando la posizione che meritava e che la società dell’immagine gli aveva sottratto. Ne è convinto il giornalista Giancarlo Loquenzi, conduttore della trasmissione Zapping, in onda ogni sera dal lunedì al venerdì su Rai Radio 1.
Audiolibri, podcast, trasmissioni radiofoniche: la voce sta riconquistando la posizione che meritava e che la società dell’immagine gli aveva sottratto. Ne è convinto il giornalista Giancarlo Loquenzi, conduttore della trasmissione Zapping, in onda ogni sera dal lunedì al venerdì su Rai Radio 1.
È con lui che i ragazzi di Impatto Giovani si sono confrontati, riflettendo sui grandi cambiamenti del mondo dei media.
“La radio è il media più vecchio ma anche quello che meglio si è saputo adattare, rimanendo attuale. Lavorando sulla voce oggi è possibile fare mille cose, il suo valore è cresciuto molto. La voce sostiene e stimola l’immaginazione, mentre gli strumenti che utilizzano l’immagine la saturano. Ascoltare una trasmissione radiofonica o un podcast è un modo per pescare immagini in noi stessi”.
Ma la tecnologia ha mescolato le carte e portato a nuovi risultati, seppur mettendo in campo mezzi classici. “Io sono tra i conduttori radiofonici che non ha mai voluto la telecamera, non credo funzioni questo binomio, mi piace il senso di libertà che provo a lavoro. Mi piace essere invisibile, mentre quello che conta passa attraverso la voce. In fondo il primo giornalismo è quello dei nostri antenati che si mettevano attorno al fuoco e si raccontavano la giornata. La voce è uno strumento di narrazione, comunicazione e contatto che ha una natura primitiva, forse è per questo che ispira maggiore fiducia”.
Cosa è accaduto alla radio con l’arrivo di Internet? Percorsi e ricorsi storici, tra domande e risposte con il giornalista Rai.
“Internet ha cambiato il mondo della comunicazione. Mi sono immaginato il suo arrivo come la meteora che ha portato alla scomparsa dei dinosauri. Cosa è rimasto dopo questa trasformazione? Le grandi creature sono scomparse (o quasi), ma sono rimaste delle nicchie dove sono nate nuove occasioni. La tv e i giornali hanno risentito molto del suo arrivo, mentre la radio – sorella minore – ha resistito, dimostrando una forza inimmaginata”.
Alla sua prima volta a Giffoni, Loquenzi non si è sottratto ad alcuna domanda, nemmeno quelle più provocatorie dei giovani di Impact: “Il tastino velocizza disponibile sui podcast e sulle tracce audio non la inquieta?”. “Io lo utilizzo spesso e non so se mi spaventa”, ha ribattuto. “C’è anche il diritto dell’ascoltatore, se chi parla è inutilmente esitante ha senso velocizzare e raggiungere il punto di interesse. Invitatemi anche l’anno prossimo, è stato bello stare con voi!”.