Nuovo appuntamento del “Giffoni Music Concept”, il format live di #Giffoni53 con i migliori cantanti del momento. La sesta serata vedrà sul palco di Piazza Lumière – inizio alle 22, ingresso libero – due volti noti della scena italiana: Junior Cally e Rosa Chemical.
Nuovo appuntamento del “Giffoni Music Concept”, il format live di #Giffoni53 con i migliori cantanti del momento. La sesta serata vedrà sul palco di Piazza Lumière – inizio alle 22, ingresso libero – due volti noti della scena italiana: Junior Cally e Rosa Chemical. Un evento che si preannuncia esplosivo con protagonisti due cantanti che faranno scatenare i giffoner. Junior Callyesordisce nel 2017 con le hit “Magicabula”, certificata Disco d’oro, e “Bulldozer” a cui seguirà, l’anno successivo, il primo album in studio “Ci entro dentro”. Il 2019 è un anno prolifico in cui l’artista pubblica il secondo album, “Ricercato”, e il libro “Il principe – è meglio essere temuto che amato”, autobiografia edita da Rizzoli in cui ripercorre il suo immaginario artistico e umano. Arriva al grande pubblico grazie alla partecipazione a Sanremo nel 2021 con “No Grazie” dopo il quale intraprende un profondo cambiamento artistico – testi più riflessivi e nuove sonorità – che culmina con il terzo album “Deviazioni” (2022). Sul palco di Piazza Lumière si esibirà per i giffoner anche Rosa Chemical. Artista poliedrico e dalle mille sfaccettature, Rosa Chemical (nome d’arte di Manuel Franco Rocati) pubblica il suo primo album, “Forever”, nel 2019 che comprende due dei brani più iconici del suo repertorio, “Polka” e “Londra”, entrambi disco d’oro. Dopo svariate collaborazioni e l’uscita di nuovi singoli – tra questi “Polka 2”, “Polka 3” e “Non è normale” – arriva la svolta con la partecipazione alla 73esima edizione del Festival di Sanremo con il brano “Made in Italy”, un successo di critica e pubblico certificato disco di platino. Rosa Chemical arriva a Giffoni dopo il suo primo tour e l’uscita dell’ultimo singolo, “Bellu Guaglione”, una hit che riprende il sample del classico di Renato Carosone “O Sarracino”.