La trasgressione come modo di essere, questo è solo uno dei temi che i giurati di Impatto Giovani hanno trattato con Rosa Chemical. #Giffoni53 ha ospitato uno degli artisti del momento per una lunga conversazione con i ragazzi che hanno accolto l’artista sulle note di “Made in Italy”.
La trasgressione come modo di essere, questo è solo uno dei temi che i giurati di Impatto Giovani hanno trattato con Rosa Chemical. #Giffoni53 ha ospitato uno degli artisti del momento per una lunga conversazione con i ragazzi che hanno accolto l’artista sulle note di “Made in Italy”, successo sanremese di Rosa Chemical che lo ha consacrato presso il grande pubblico. “Dopo Sanremo” racconta il cantante “è aumentato il bacino di utenza rispetto all’inizio. Il mio primo successo è stato POLKA nel 2021, un brano anti-mainstream che è finito per diventare tale, ma si trattava di un successo che copriva un pubblico che va dai diciotto ai ventiquattro anni. Con “Made in Italy” la platea è aumentata: ai concerti ci sono famiglie, bambini e anziani che grazie a Sanremo mi conoscono e sono contento che temi come il sesso e la libertà tocchino tutti.” Una situazione che si traduce in responsabilità è lo stesso Rosa Chemical a dirlo “Siamo nell’era della censura e molto spesso ci viene consigliato cosa dire, ma penso che ogni scelta dipenda dal tipo di percorso che vuoi intraprendere. Nel mio caso non mi sono censurato, ho voluto da subito portare il mio messaggio, ma per quando mi riguarda salire su quel palco significa avere delle responsabilità. Ho cercato personalmente di evitare un certo tipo di linguaggio per rispetto del pubblico di Sanremo e per questo non posso parlare di censure, ma di scelta personale. Il problema è quando cose come il politicamente corretto o altre imposizioni esterne provano a snaturare un’artista.” È per questo che Rosa Chemical non accetta la definizione giornalistica di “artista trasgressivo” che lo ha accompagnato durante l’esperienza al Festival di Sanremo: “Quella dell’artista trasgressivo è l’etichetta che è stata affibbiata dalla stampa, ma penso che di trasgressivo nella mia esibizione non ci sia stato nulla. Per me la trasgressione è altro. Quello che ho fatto io è già stato fatto da altri artisti tanti anni fa, piuttosto ho cercato di fare qualcosa di leggermente diverso normalizzando temi che per alcuni sono ancora tabù, come il poliamore e la libertà sessuale.” I giurati hanno salutato Rosa Chemical consegnandogli il premio della sala, in attesa del concerto che lo vedrà protagonista in serata sul palco di Piazza Lumière.