L’importanza della condivisione e dell’arte. Fare luce sul talento che – a sua volta – illumina l’esistenza e muove l’economia della creatività. Napoli e Giffoni, insieme per raccontare le storie che nascono intrecciando le mani di chi fa dell’arte una ragione di vita, una professione al servizio dell’anima.
L’importanza della condivisione e dell’arte. Fare luce sul talento che – a sua volta – illumina l’esistenza e muove l’economia della creatività. Napoli e Giffoni, insieme per raccontare le storie che nascono intrecciando le mani di chi fa dell’arte una ragione di vita, una professione al servizio dell’anima. Insieme al primo cittadino di Napoli, Gaetano Manfredi (che ha fatto visita al #Gff53), i ragazzi di #ImpattoGiovani riflettono sull’importanza di crearsi spazi dove essere se stessi e dove fare arte. Ma anche sullo studio, sulla scuola, sull’università. I giffoner, dopo aver visionato l’anteprima dello short movie intitolato “Un po’ per uno” realizzato da #GiffoniInnovationHub e #GiffoniExperience con il Comune di Napoli e con la partecipazione di La Doria con il coinvolgimento degli alunni dell’istituto Casanova della città partenopea (vincitori del contest di scrittura creativa), hanno rivolto tantissime domande al sindaco ma anche all’attore e regista Emanuele Vicorito presenti in sala con l’attrice Lidia Palumbo. Un percorso nato all’interno delle scuole un anno fa che rende orgoglioso il primo cittadino ma che ha suscitato emozione in tutti i giovani incollati alle poltrone. “Un cortometraggio emozionante – ha dichiarato il sindaco Manfredi – Napoli è una città di tante storie anche del passato, del presente e del futuro che dobbiamo vivere. Il rapporto di Napoli con la realtà di Giffoni è molto importante e le attività dei nostri ragazzi lo hanno dimostrato, tra cui quelli del Casanova, compresi tutti quelli che hanno partecipato al contest. Dimostra che nei giovani c’è una grandissima creatività, abbiamo tanto talento che è diffuso in città e quindi questa partnership e accordo, questa visione comune può essere molto produttiva per tutti anche perché nelle città c’è un po’ il germe delle tante contraddizioni ma anche delle tante risposte che la nostra comunità si aspetta. Questa è una storia di condivisione in un momento storico fatto di divisioni e solitudine. E quindi Napoli è la città della condivisione che riesce a trasmettere attraverso l’arte un messaggio bello. Mi fa piacere aver avviato questo percorso che continueremo a fare”. Per Manfredi è importante rendere protagonisti i giovani per permettergli di fare del proprio talento una professione: “La creatività è importante e anche il talento però poi alla fine bisogna insegnare ai ragazzi che per potersi affermare c’è bisogno di professionalità. Qualsiasi cosa si fa se si è nel campo della creatività come in tutti gli altri, non basta avere un talento naturale. Bisogna coltivarlo, studiare. È un modo per trasformare il talento in una professione, costruendo un’economia della creatività”. Sollecitato più volte tra domande e curiosità proprio sul capoluogo della Campania, il primo cittadino ha lanciato messaggi di speranza per il futuro: “Napoli è una città dove c’è tanto talento e tanti artisti giovani che lavorano nei vari settori della creatività. È chiaro che il Comune è solo uno degli attori che può spingere verso un sostegno a questo tipo di attività. Noi ci siamo mossi in varie direzioni, in primo luogo abbiamo ripreso a sostenere vari festival ed eventi in città sia nel campo del teatro che della musica che del cinema, in tutti questi abbiamo previsto ci fosse anche un’attività di formazione per tutti i ragazzi coinvolti affinché potessero poi partecipare a degli eventi prodotti con il sostegno del Comune. Poi c’è il tema delle sale, cioè di mettere a disposizione sale soprattutto per le produzioni indipendenti. Su questo abbiamo un progetto che è partito, cioè utilizzare il vecchio mercato ittico, una grande struttura all’ingresso della città, per fare una sala multiperformativa da mettere a disposizione per creare un luogo unico per sviluppare performance per mostrarle al pubblico. È chiaro che c’è anche tanto teatro e non tutti poi hanno l’opportunità di mettere in scena e realizzare cosa desiderano. È un percorso in cui crediamo tanto e ci aspettiamo possa dare i risultati che ci aspettiamo”. Un sogno in cui ha creduto e che si è avverato quello di Emanuele Vicorito, regista e attore del cortometraggio: “Qui c’è un principio di generosità e condivisione che c’è stata con i ragazzi dell’istituto Casanova. È stavo un privilegio per me condividere il loro percorso di formazione e che non è da sottovalutare. Dietro questo progetto c’erano e ci sono dei sogni che vanno curati e privilegiati. Quando c’è la voglia di fare le cose e c’è il gruppo diventa tutto più facile”. Poi il consiglio ai ragazzi in sala: “Ho avuto l’opportunità di fare ciò che volevo per caso, dalla strada. Credete nei vostri sogni, perché ciò che volete e conservate nel vostro cuore realmente accade. È la legge dell’attrazione. Se sono qui oggi è grazie a voi. Non smettete di lavorare e credere in quel che volete fare”.