Popular theory

LA CHIMICA, L’ISOLAMENTO SOCIALE E LA GOMMA DELLA POPOLARITÀ: LA STORIA DI ERWIN PER GLI ELEMENTS +10

Erwin non pensa alla tinta dei capelli e al fidanzato. Erwin nell’ora di educazione fisica alza la mano e chiede al prof. di leggere un libro. Erwin vuole con tutte le proprie forze vincere la borsa di studio, il premio per la chimica.

Erwin non pensa alla tinta dei capelli e al fidanzato. Erwin nell’ora di educazione fisica alza la mano e chiede al prof. di leggere un libro. Erwin vuole con tutte le proprie forze vincere la borsa di studio, il premio per la chimica. L’obiettivo si chiama “fiera statale della scienza”: tutto il mondo è fuori da questo obiettivo. Un giorno, di ritorno da scuola dove “non ho avuto il tempo di parlare con nessuno, ho solo chiesto alla signora della mensa se ci fossero arachidi nella salsa”, la protagonista di POPULAR THEORY (in concorso per Elements +10) rientra in stanza e non trova i suoi libri, le formule. Inizia in dialogo con il suo scienziato preferito: l’immagine campeggia in cameretta in una foto-poster. “Non sanno quello che fanno – dice in questo dialogo immaginario – impedirmi di partecipare è come impedirmi di respirare”. Insiste, persevera, procede in direzione ostinata e contraria a quella della sua famiglia. “I miei familiari ritengono che la scienza stia ostacolando il mio sviluppo sociale – dice Erwin a Winston – accetto di lavorare con te ma siamo solo colleghi e non amici”. Il team geniale si compone: lavorano agli odori che devono favorire la popolarità. L’idea è venuta a Erwin quando una studentessa è scoppiata a piangere raccontandole un altro tipo di isolamento, da social e non da studio: “Seguo mille persone sui social e nessuna segue me. Farei di tutto per essere popolare”. Erwin e Winston hanno una marcia in più, inventano una gomma da masticare che sprigiona profumo e cattura like, la ragazza che la mastica accettando di fare da “cavia” diventa una star. I baby scienziati sognano di essere altrove, “in un mondo dove nessuno dica piccolo genio o secchione”. Nel frattempo, creano tra loro anche una relazione sociale: si fidano, ciascuno entra nel vissuto e nel privato dell’altro. Però la gomma magica ha contro indicazioni: trasforma i rapporti, stravolge la vita delle persone, tutti la cercano perché accresce la loro popolarità. Non cercano Erwin né Winston, ma vogliono la gomma. Tutti a caccia di popolarità, della propria popolarità. Nasce così un tragicomico inseguimento. L’obiettivo non è più sprigionare profumo che attragga ma mascherarlo e soffocarlo, perché per paradosso il profumo diventa odore opprimente, assillante che trasforma la persona che mastica un oggetto di attrazione. Baby scienziati di nuovo al lavoro: la sorella di Erwin ha esagerato con la gomma miracolosa e rubare la gomma significa aver rubato il progetto scientifico. Qual è il messaggio della regista?

“Vorrei che il mondo fosse un posto dove le bambine crescono sognando di diventare qualcosa di più di una semplice decorazione – spiega la regista Ali Sher – Vorrei che sognassero di diventare scienziati, medici, vincitrici del Premio Nobel o anche register. Questo è il sogno di Erwin. Questo è il suo messaggio. Molti personaggi femminili sono ancora lì per deliziare gli occhi dello spettatore. Spero che Erwin sia, invece, un passo verso il cambiamento del modo in cui le ragazze e le donne vengono ritratte nell’intrattenimento per bambini. Ho ritratto il mondo che vorrei”.

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