Il segreto per realizzare un self-tape? Tutti i segreti nel laboratorio di Carta Nazionale Giovani

Il monologo riflessivo e in qualche modo catartico di Alvy, celebre personaggio del film di Woody Allen Io e Annie, è stato il testo sui cui i 16 ragazzi, dai 16 ai 35 anni, hanno dovuto cimentarsi ed esercitare le proprie abilità di attori durante il laboratorio “Il Self-Tape: produzione e presentazione” a cura di Luca di Paola, rappresentate di Actor’s Industry/CinemaLive, il primo meeting italiano che aiuta attori e attrici nel loro percorso professionale.  E’ una delle attività in corso di svolgimento presso lo stand Carta Nazionale Giovani del Dipartimento delle Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale, partner del #Giffoni53.

Luca di Paola ha illustrato quali sono le buone regole per realizzare un self-tape e inviarlo alle agenzie di casting. Come posizionarsi davanti alla telecamera, dove guardare, il tipo di inquadratura, l’importanza di un buon audio e di una buona illuminazione sono stati alcuni degli argomenti affrontati durante l’attività.

L’evento educativo rientra nell’impegno e nella missione della Carta Nazionale Giovani, un’iniziativa promossa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale che si rivolge ai cittadini italiani ed europei residenti in Italia di età compresa fra i 18 e i 35 anni compiuti. Una carta, appunto, che permette ai giovani di ottenere delle agevolazioni su territorio nazionale per accedere a beni e servizi negli ambiti più importanti della vita dei ragazzi: la formazione, il lavoro, il benessere psicologico e la digitalizzazione.

«Tralasciando l’aspetto qualitativo del self-tape – sottolinea Luca Di Paola- la cosa importante è quella di trovare una propria chiave per interpretare il ruolo a cui si aspira. Date le mille sfaccettature di interpretazione, penso sia importante per ogni attore fare un lavoro su di sé per afferrare e sentire pienamente il personaggio, per sentirsi a suo agio nei panni del soggetto che si porterà in scena».

Dopo la parte teorica, i ragazzi provenienti da tutta Italia, hanno avuto a disposizione solo 30 minuti per girare il proprio video, che successivamente hanno inviato a un gruppo dedicato su whatsapp dove ogni partecipante al laboratorio ha votato per decretare il miglior video e la miglior interpretazione.

Vincitrice del laboratorio è stata Diletta D’Errico, 22 anni di Roma, che potrà accedere gratuitamente alla seconda edizione dell’evento Actor’s Industry che si terrà a Roma il prossimo novembre.

«E’ stato molto divertente – racconta Diletta, che già studia recitazione – Il compito di dover recitare qualcosa che non hai scelto, non hai avuto tempo di preparare, in uno spazio di tempo così ridotto è una bella sfida. Ti dimentichi della performance e pensi solo a divertirti che penso sia questo, anche, lo scopo del #53Giffoni».

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