Il festival è organizzato da Giffoni, realizzato nell’ambito del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola e promosso da MIC e MIM
“Questi cortometraggi parlano di bambini che possono fare la differenza, a volte anche più degli adulti. È bello sentirsi protagonisti e tendere una mano verso gli altri”. Parola di Federico, 11 anni. Letteratura, fantasy, scoperta di sé, didattica a distanza e pandemia, ma anche lotta per la libertà contro ogni sopruso, sono stati i focus su cui i bambini si sono concentrati per trasmettere le loro emozioni attraverso le immagini. Gli studenti degli Istituto Comprensivi Castro dei Volsci e Ferentino, hanno visionato una serie di corti nell’ambito della sezione YOUR EXPERIENCE +6. Gli short movie realizzati dagli studenti sono stati protagonisti anche dell’ultima giornata di School Experience 3 a Ceccano (Frosinone), l’evento dedicato ai ragazzi e alle ragazze di tutta Italia, inserito nell’ambito del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola, promosso da Ministero della Cultura – Direzione Generale per il Cinema e l’Audiovisivo e Ministero dell’Istruzione e del Merito.
“Il lato migliore del mondo è visto dagli occhi dei bambini”, ha aggiunto Elisa, 9 anni. Protagonisti del dibattito otto cortometraggi: “Raggiungere” di Antonio Spetrini con le scuole primarie G.Carducci e G.Garibaldi Ic Centro Casalecchio di Reno. Si parla di pandemia e formazione con “Alice nella Dad delle meraviglie” di Francesco Faralli, con il contributo degli alunni della III A della Scuola Primaria A. Moro I.C. Margaritone – Arezzo è appunto dedicato allo studio on line. Durante la lezione di una terza elementare su “Alice nel Paese delle Meraviglie”, uno studente ha un problema col computer e improvvisamente tutta la classe si ritrova bloccata in un mondo a metà tra la lezione, Alice e internet. “Buonissima!”, invece, di Jared Vision, con il contributo di progetto FISM (Federazione Italiana Scuole Materne) e della Scuola dell’infanzia paritaria “Il Piccolo Mondo” di Bellizzi (SA) parla di un gruppo di bambini che scopre il fantastico mondo delle nocciole. È un viaggio nelle paure e nelle curiosità dei più piccoli “Le domande dei bambini” di Raffaella Traniello, con il contributo della Scuola Primaria “Giuliani” – Istituto Comprensivo Ponte San Nicolò (PD). “Essere scuola’’ di Luca Annovi, con il contributo della classe elementare 2B dell’Istituto Comprensivo Rita Levi Montalcini: il racconto della scuola durante la pandemia nelle parole degli alunni, della dirigente scolastica e della docente di un quartiere di Roma. Girato interamente mediante smartphone. “Fata natura e l’orto magico” di Andrea Dalla Costa, con il contributo della scuola dell’infanzia Ugo Caparini – Talmassons (UD), della scuola dell’infanzia “Sacro Cuore” – Bertiolo (UD), della scuola dell’infanzia “Maria Immacolata” – Pieve di Rose (UD) parla delle avventure di Fata Natura e delle grandi idee che riesce a realizzare assieme a Nonna Gaia, la nostra Terra, la quale con l’aiuto dei nonni e dei bambini ottiene il raccolto di un Orto Magico, nel quale si può piantare tutto. È un racconto in versi “Il mago di Oz” di Francesco Faralli, con il contributo degli alunni della III C anno scolastico 2021/22 della Scuola Primaria A. Moro, dell’Istituto Comprensivo Margaritone di Arezzo. E ancora “Il Piccolo Principe – L’essenziale è invisibile agli occhi Italia” di Giancarlo Guercio, con il contributo dell’Istituto Comprensivo Buonabitacolo – Classe 3A Scuola Primaria, è il lavoro conclusivo di un progetto fondato sui temi dell’amicizia e del rispetto. Un bambino che vive in un ambiente grigio, ma trova il modo di rallegrare l’ambiente che lo circonda, in “Il quartiere senza colori” di Mena Solipano, con il contributo degli alunni della 4 B dell’Istituto comprensivo IC 83 Porchiano-Bordiga. Chiude “Raggiungere” di Antonio Spetrini, con il contributo delle scuole primarie G. Carducci e G. Marconi dell’I.C. Centro Casalecchio di Reno, che narra di quattro misteriosi indizi che invogliano un gruppo di giovanissimi studenti svogliati a intraprendere un’improbabile ricerca. Determinati a raggiungere la verità, scopriranno ben presto che sarà lei a trovare loro.
“Il vero valore di questi cortometraggi è che sono fatti con il cuore, da nostri coetanei – ha detto Tommaso, 10 anni –l’importante è che il significato di questi lavori sia arrivato a tutti, portando un messaggio chiaro. Questa giornata per me vale più di una lezione a scuola”. C’è, invece, chi ispirato dagli short movie visti ha raccontato la sua esperienza: “I corti che mi hanno colpito di più sono ‘Essere scuola’ e ‘Alice nella Dad delle meraviglie’ – ha aggiunto Diletta, 12 anni – mi hanno ricordato di quando dovevo seguire le lezioni dal computer o di quando in classe dovevamo restare ore lontani, con le mascherine sempre in faccia. È stato davvero difficile e spero non si ripeta più”.