In tanti hanno preso parte al Giffoni Day, celebrato nella giornata di oggi negli spazi della Multimedia Valley. Bambine e bambini, ragazze e ragazzi hanno voluto essere protagonisti di un evento così speciale, che ricorda quando, nel 1970, l’allora diciottenne Gubitosi ebbe per la prima volta l’intuizione di un progetto unico, diventando in oltre mezzo secolo uno degli eventi culturali e sociali più seguiti e amati al mondo. Un viaggio a ritroso nel tempo, con lo sguardo sempre rivolto al futuro, è quello che ha caratterizzato l’incontro della mattinata, tenuto in sala Galileo, tra Gubitosi e una rappresentanza di alunni e docenti dell’istituto Don Milani – Linguiti di Giffoni.
“Oggi deve essere una giornata che mi auguro possa significare un’occasione importante per voi. Vi voglio raccontare, narrare, mostrare tutto quello che nel nostro comune, Giffoni Valle Piana, è successo in 54 anni. È una storia straordinaria, alla quale ognuno di voi appartiene, andiamo a recuperare la nostra identità. Chi siamo noi di Giffoni? Perché abbiamo queste sale meravigliose? Entrerete nel mondo di Giffoni dalla porta principale. Vorrei chiedervi di raccontare Giffoni, studiarlo, inviarci i vostri testi. Giffoni è una materia scolastica. Perché è nato in un paese di 11560 abitanti? Giffoni non è Cannes, non è Berlino, non è Venezia. Quando organizzi un evento internazionale devi garantire l’ospitalità, alberghi, trasporti. A Cannes, a Berlino, a Venezia esistono servizi che qui non ci sono, ma nonostante tutto siamo riusciti a rendere realtà questo sogno”, ha raccontato il fondatore di Giffoni agli studenti.
“Il mio racconto con voi è di felicità, di benessere. Dovete essere consapevoli che qui c’è qualcosa che vi appartiene, non è solo per gli altri. Non sono un docente, voglio confrontarmi con voi come fossi vostro nonno. Che cos’è l’idea? Perché si celebra il compleanno? Giffoni ha oltre mezzo secolo di storia. Mi ricordo precisamente che era un sabato noioso e per giunta pioveva: 20 novembre 1970. Ero nella piazza del paese e mi sentivo molto tormentato finché non dissi a me stesso: “Lunedì si parte”. Quasi un proposito metafisico. Ci sarà sempre nella vostra vita una frase del genere, un lunedì da cui cominciare a costruire. Ora iniziamo questo viaggio insieme mano nella mano”. Dopo la proiezione di alcuni video, Gubitosi ha poi risposto alle domande dei ragazzi. “Oggi dopo questo lunghissimo percorso è ancora un mistero, perché io? E con me tutto il team che in questa idea ha trovato lavoro, futuro”.
Tra gli aneddoti, il papà di Giffoni ha scelto di ricordarne uno molto particolare: l’arrivo, nel 1983, di Robert De Niro, per poi invitare gli studenti ad apprezzare e dare valore alla Giffoni Multimedia Valley, un cantiere in continua evoluzione. Il pomeriggio si è aperto con un incontro dedicato ai Generator (+13, +16 e +18) che hanno partecipato a un gioco interattivo: in nove – i più veloci nel rispondere correttamente ai quiz – si sono già conquistati il loro posto in giuria per l’edizione 2024 che si terrà dal 19 al 28 luglio.
“Grazie per essere qui, in questa giornata per noi così speciale – ha detto il direttore generale Jacopo Gubitosi – voi siete i protagonisti di questa idea straordinaria che non si limita ai giorni del festival ma dura tutto l’anno”. Il presidente Piero Rinaldi ha poi voluto ricordare gli anni Ottanta, quando lui si trovava in giuria: “A quell’epoca eravamo in duecento e provenivamo tutti dai Picentini. Oggi abbiamo più di 6500 ragazze e ragazzi provenienti da trenta paesi di tutto il mondo. Solo questo basterebbe a confermare il successo di Giffoni”.
I Generator hanno potuto poi confrontarsi con alcuni juror che hanno avuto l’occasione di vivere esperienze all’estero: Luisa Fiore, Gabriele e Francesca.
“Sono stato a Parigi e in Nord Macedonia – ha raccontato Gabriele – Sono state giornate ricche di esperienze, abbiamo conosciuto tante persone, fatto attività culturali e ci siamo divertiti moltissimo, creando relazioni che dureranno per sempre”.
Il primo viaggio per Luisa Fiore risale al 2018, quando è volata in Qatar: “La cosa più speciale è quella di fare gruppo, conoscere culture diverse, esportare all’estero il modello del proprio festival”. Francesca invece è stata a Parigi e in Nord Macedonia: “Sono stati i viaggi più belli, tra l’altro i primi e finora unici viaggi all’estero. Tutto era fantastico, non penso di aver mai provato emozioni del genere. Era come vivere in un’altra dimensione”.
Toccanti le testimonianze di alcuni giurati stranieri che si sono collegati dall’Armenia, dall’Inghilterra e dalla Macedonia del Nord per salutare i giurati che li hanno ospitati l’anno scorso. “I miss you” è stata infatti la frase più adoperata in questa occasione, seguita dalla promessa di ripetere un’esperienza che tutti vorrebbero rifare tante e tante altre volte ancora. Dopo poco è toccato agli Elements (+3, +6 e +10).
“E’ un evento straordinario – ha detto Elena Scisci del team direzione, accogliendo i più piccoli in sala Galilelo – Cantiamo insieme Tanti auguri a te per salutare un compleanno che ci vede tutti protagonisti”.
Bambine e bambini hanno assistito alla proiezione di alcuni cortometraggi: Hey deer, The tomten and the fox, Umbrella, Mice Xmas, Vs Santa. Il piccolo Piero ha voluto raccontare a tutta la platea la sua gratitudine nei confronti di Giffoni per avergli dato la possibilità di conoscere i Me contro te. Federica ha invece spiegato che negli ultimi due anni, da quando cioè fa parte della categoria +10, le sue estati sono più belle perché ha la possibilità di vedere tanti film e di conoscere nuovi amici, provenienti da tutto il mondo.