Indispensabile Giffoni. Finestra sul mondo dei ragazzi. Ponte di collegamento tra politica e realtà. Incubatore di talenti, acceleratore di relazioni umane. Indispensabile e necessario. Ne è convinta la senatrice Barbara Floridia, presidente della commissione di vigilanza Rai e già sottosegretaria di Stato al ministero dell’istruzione, ospite della seconda giornata di #Giffoni53.
Indispensabile Giffoni. Finestra sul mondo dei ragazzi. Ponte di collegamento tra politica e realtà. Incubatore di talenti, acceleratore di relazioni umane. Indispensabile e necessario. Ne è convinta la senatrice Barbara Floridia, presidente della commissione di vigilanza Rai e già sottosegretaria di Stato al ministero dell’istruzione, ospite della seconda giornata di #Giffoni53. “Festival come questo” ha detto “sono indispensabili per il nostro Paese perché danno ai giovani l’opportunità di parlare e di essere ascoltati, di fare esperienza di comunità e di vivere le proprie passioni. Di confrontarsi, crescere e formarsi”. Siciliana nata a Messina. Classe 1977. Un robusto profilo curricolare da insegnante. La parlamentare del Movimento Cinque Stelle ha incontrato i giffoner della sezione Impact nella sala blu della Multimedia Valley. “Oggi i giovani ragionano, vivono, pensano, scelgono in maniera differente da come immagina chi si occupa di fare le leggi. Bisogna incontrarsi. Adulti e ragazzi, politica e giovani generazioni si devono parlare e ascoltare. Giffoni è un ponte che collega questi due mondi. Un necessario luogo di incontro”. Sul punto la senatrice ha insistito: “la politica ha bisogno di realtà come Giffoni. Qui i giovani possono interessarsi alle cose della vita entrando nel merito delle questioni, acquisendo le opportune informazioni e la necessaria consapevolezza. E naturalmente interrogando gli adulti in maniera critica quando lo ritengono opportuno. È un loro diritto-dovere farlo”. Floridia si è poi soffermata su tv, politica e società: “per la prima volta il contratto di servizio tra la Rai e lo Stato avrà un articolo dedicato esclusivamente ai giovani, che in verità la guardano poco. Molti prodotti sono pensati per la televisione per poi essere portati sic et simpliciter sul digitale, rimbalzati sui social. Così non va. Dobbiamo seguire e normare questo cambiamento che non è alle porte ma già avvenuto. Alla precedente stipula del contratto non esisteva nemmeno TikTok. Siamo ormi nell’era dell’homo videns. L’approccio alle diverse piattaforme deve essere differente come il linguaggio che utilizzano”. E ancora: “esiste un codice etico che va rispettato rigorosamente” ha sottolineato la presidente della commissione di vigilanza Rai. “Il linguaggio, specie del servizio pubblico, deve essere consono e sicuramente non sessista. Vanno scelte con cura anche le parole da non dire. Chi, a viale Mazzini, esercita la professione di giornalista deve avere questa nobile consapevolezza”. La senatrice siciliana ha dedicato ai ragazzi anche gli ultimi passaggi del suo intervento a #Giffoni53: “non bisogna arrendersi nella vita. Le cose si possono cambiare. Ma, per farlo, bisogna occuparsene. Prima di essere eletta in Parlamento mi sono candidata più volte a sindaco della mia città. E, tutte le volte, ho fatto ultima. Ebbene: non mi sono arresa. Né fermata. Volevo cambiare le cose e sono andata avanti”. Non ha mollato Barbara Floridia. Mai. Il cuore sempre oltre l’ostacolo: “voi giovani” ha concluso guardando negli occhi i giffoner “vi nutrite di sogni. Molto spesso, troppo spesso, noi adulti smettiamo di farlo. Di sogni, però, abbiamo bisogno di tutti. Ne ha bisogno il mondo. Occuparsi di politica significa occuparsi del mondo. Dei vostri sogni”.