Edoardo Borgomeo ai ragazzi di Giffoni in a day: “Ognuno può contribuire a salvare il pianeta”

Non ho bisogno dell’uomo, ma l’uomo ha bisogno di me”. Con queste parole che hanno accompagnato un suggestivo video, Madre Natura si è presentata a oltre quattrocento studenti protagonisti di I love my planet, uno dei moduli di Giffoni in a day, il nuovo format per le scuole che rappresenta l’evoluzione degli storici Movie days.

In sala Truffaut si sono riuniti docenti e alunni dell’istituto comprensivo Oriani di Sant’Agata dei Goti, Galderisi di Villa di Briano, Moscati di Pontecagnano e Ciccone di Saviano. Lo show interattivo, condotto da Orazio Cerino e Andrea Contaldo del team di Giffoni, è stato incentrato su tematiche green, dall’inquinamento all’evoluzione delle città smart, dalla raccolta dei rifiuti, all’agricoltura sostenibile, con un ospite d’eccezione, Edoardo Borgomeo, ricercatore all’Università di Oxford, attualmente impegnato in progetti di gestione delle risorse idriche e adattamento al cambiamento climatico presso la Banca Mondiale.

Quando inquiniamo e non ci impegniamo per riciclare l’immondizia non rispettiamo l’ambiente in cui viviamo e peggioriamo le nostre vite”, ha commentato Mariano. “Non possiamo sprecare la grande occasione che abbiamo per salvare il pianeta”, ha esortato Antonella, mentre Felice ha ribadito che “purtroppo è proprio vero: non siamo fondamentali ed è stupido peccare di presunzione perché la natura può tranquillamente fare a meno di noi”. Anche perché, come ha ricordato Giulia, “stiamo facendo di tutto per distruggere il nostro pianeta. Siamo diventati un problema e non una risorsa”.

Dopo aver visto alcune clip del film documentario Domani di Cyril Dion e Melanie Laurent, gli studenti sono stati invitati a immaginare un film da scrivere sui temi ambientali. “Credo che per cambiare la realtà che ci circonda dovremmo prima lavorare su noi stessi per correggere le cose che non vanno – ha raccontato Vittoria – Quindi il mio film si intitolerebbe certamente Il cambiamento”. Luciano invece vorrebbe dedicarsi a un lavoro audiovisivo focalizzato sulla salvaguardia della biosfera e Cristina a un cortometraggio su una società “dove siamo tutti più liberi e in grado di convivere con gli animali rispettandoli”.

Tanti sorrisi hanno poi reso ancora più divertente il Tg delle buone notizie: agli interventi dagli inviati dalla Croazia, dalla Spagna e dal Regno Unito, sono seguiti quelli di Silvana, già protagonista di un’esperienza simile nella sua scuola; Giulia, che ha curato con i compagni di classe un orto verticale; Samuele, che ha sottolineato l’importanza della pioggia per i raccolti; Felice, che ha raccontato del progetto plastic free che porta avanti con la sua insegnante; Davide, che con gli amici ha salvato dal degrado il campetto di calcio sommerso dai rifiuti e Salvatore che ha ringraziato il suo prof di italiano per la sensibilità che dimostra ogni giorno nei confronti di queste tematiche.

La platea ha dimostrato grande attenzione durante il collegamento con Borgomeo che ha scelto di parlare di antropocene: “E’ una parola usata per comprendere il ruolo dell’umanità sulla terra – ha detto – E’ un po’ lo spirito della nostra epoca”. Dopo aver mostrato l’orologio della storia della terra, l’esperto ha ragionato con i giovanissimi di cambiamento climatico, siccità, estinzione di alcune specie animali, emissioni di anidride carbonica nell’aria, distruzione delle foreste, insomma di quella che gli addetti ai lavori chiamano la grande accelerazione da frenare per salvare il pianeta.

Tantissimi hanno alzato la mano per intervenire: Davide, Serena, Manuel, Camilla, Adam, Paola, Tania. Elisabetta, Anna Rachele hanno approfittato della competenza di Borgomeo per rivolgergli numerose domande. “Informarsi, leggere, confrontarsi è fondamentale. Ognuno di noi può contribuire, anche nel proprio piccolo, a stoppare questa corsa – ha ricordato Borgomeo – Basterebbe comprare meno vestiti e consumare meno carne”.

Dopo gli indovinelli lanciati da alcuni talent, è stata la volta del video messaggio di Clementino che ha invitato i ragazzi a scrivere un testo rap sull’ambiente. Alla fine del percorso sarà lui a decretare il vincitore di questo contest appositamente pensato per gli istituti scolastici.

Dopo una breve pausa, il pomeriggio si è aperto con una proiezione di Storm boy di Sawn Seet. Il film è una rilettura del classico australiano di Colin Thiele. Lo Storm Boy del romanzo è cresciuto per diventare Michael Kingley, uomo d’affari in pensione e nonno. Quando Kingley comincia a rivedere immagini del suo passato, non sa spiegarselo ed è costretto a ricordare la sua infanzia, a lungo dimenticata, vissuta in un tratto di costa isolato, insieme a suo padre. L’uomo racconta quindi a sua nipote la storia di come, da giovane, salvò e allevò un pellicano rimasto orfano, Mr. Percival. Le loro avventure e il forte legame che univa il ragazzo all’animale avranno un effetto profondo sulle vite di tutti i protagonisti.

School Experience - 28 aprile (54)

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