Il Presidente Pietro Rinaldi: «Siete la voce del futuro che arriva nel mondo, testimoni di inclusione e solidarietà». Una canzone e dodici tracce musicali realizzate in tre giorni.
«Siamo tutti uguali senza differenze abissali», cantano i Giffoner scandendo il ritmo con le mani per il gran finale del Laboratorio di Musica del FAMI: si chiude con successo il primo workshop creativo intensivo realizzato tra le attività del Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (FAMI) 2021-2027 del Ministero dell’Interno per promuovere l’effettiva integrazione dei cittadini di Paesi terzi nelle società ospitanti, nell’ambito dei progetti speciali di Giffoni Film Festival.
La canzone trap-rap, con testo, musica e arrangiamento prodotta dai giovani giurati, parla di immigrazione, “di chi arriva con il barcone … noi qui beati e loro in balia delle onde, in cerca di un aiuto che mai hanno ricevuto mai”.
Il brano rientra tra le dodici tracce musicali prodotte nei tre giorni di LAB a cura del cantautore e musicista Massimiliano D’Alessandro, organizzato presso il Village di #Giffoni53. Musica per parlare di solidarietà, legalità, partecipazione, asilo, diritti umani, in linea con le finalità del progetto FAMI, che si propone di promuovere una gestione integrata dei flussi migratori, sostenendo tutti gli aspetti del fenomeno: asilo, integrazione e rimpatrio.
«Voi giovani siete la voce del futuro. Siete portavoce di un messaggio di inclusione e solidarietà. Avete realizzato un lavoro straordinario, al di sopra di tutte le aspettative. Siamo orgogliosi di voi», afferma il Presidente dell’Ente Autonomo Giffoni Experience Pietro Rinaldi, intervenuto a chiudere il laboratorio dopo averlo inaugurato, stimolando con continue sollecitazioni e cantando insieme ai ragazzi che lo hanno animato in questi tre giorni.
«Il progetto FAMI vi ha aiutato a socializzare con nuove persone, anche artisti famosi, confrontandovi con cantanti e registi. È una cosa bellissima, perché permette a voi ragazzi di aprire i vostri orizzonti e avere nuove possibilità. Il vostro messaggio di accoglienza arriverà ai giovani più svantaggiati, con la musica e i testi. Avete un ruolo fondamentale: attraverso Giffoni siete la voce che arriva in tutto il mondo – prosegue il Presidente – A Giffoni ci sono giurati che provengono da 35 nazioni, alcune anche in guerra, ma a Giffoni non esistono barriere. Esistono solo la fratellanza e l’amicizia. Non esiste il colore della pelle, non esiste etnia, non esistono barriere, né pregiudizi. Questo Lab è l’esempio della visione di Giffoni di coinvolgere i giovani, nel presente. Impegnatevi, perché insieme siamo una forza e possiamo lanciare a tutti un grido per la pace e per l’amicizia».
Durante i tre giorni del Lab, sono state realizzate le mini colonne sonore, a partire dal suono analogico, tradotto in digitale attraverso i virtual instruments.
«L’obiettivo è avvicinare alla creazione di contenuti audio multimediali. Sono rimasto molto sorpreso perché i ragazzi, molti dei quali provenienti da scuole e licei musicali, sono già in grado di suonare brani in modo autonomo. Il livello è molto alto – afferma Massimiliano D’Alessandro – Chi non suona, ha partecipato in modo attivo cantando o scrivendo testi fantastici. Si è generata un’empatia creativa e tanta aggregazione. Testi che possono già partecipare a contest musicali. Il bagaglio musicale e il livello culturale è molto alto, nonostante siano molto giovani. FAMI parla di popoli migranti, di inclusione. La mia curiosità era captare la sensibilità dei ragazzi sul tema: anche in questo caso il riscontro è stato sorprendente perché hanno già idee chiare, con testi per niente banali, ma densi di significato».