FAMI

CON IL FAMI LA MUSICA FA RIMA CON INTEGRAZIONE

Al via i laboratori. Tre colonne sonore che parlano di immigrazione e solidarietà tra jam session improvvisate e freestyle. I suoni del Festival riempiono il village attraverso i virtual instruments.

Tutta l’energia e la creatività di Giffoni si respira durante il laboratorio di musica, realizzato tra le attività del Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (FAMI) 2021-2027 del Ministero dell’Interno, nell’ambito dei progetti speciali del Festival. Il FAMI, strumento finanziario istituito con Regolamento UE n.2021/1147, ha l’obiettivo di promuovere una gestione integrata dei flussi migratori sostenendo tutti gli aspetti del fenomeno: asilo, integrazione e rimpatrio.

Musica, quindi, per raccontare l’inclusione, per parlare di migrazioni, di solidarietà, contro ogni forma di barriera culturale o pregiudizio.

«Dobbiamo accogliere, integrare questi giovani che arrivano da Paesi lontani, a volte in condizioni di disagio. Dipende da noi, abbiamo una grande responsabilità», esordisce il Presidente di Giffoni Film Festival Pietro Rinaldi, che si unisce ai giovani Giffoner durante la jam session improvvisata, sulle note della canzone “Nu juorno buono” di Rocco Hunt. Creato anche uno staff di autori e musicisti tra i Giffoner, nato dall’empatia immediata.

Realizzato anche un primo freestyle nel corso del primo giorno di Lab condotto dal cantautore Massimiliano D’Alessandro, con un testo denso sulla base di un beat veloce e psichedelico, in una comparazione tra l’esperienza dei Giffoner e i loro coetanei “in balìa delle onde, dei giovani sul barcone. Con la musica parliamo di immigrazione. Noi siamo qui beati, loro in cerca di un aiuto”.

«Attraverso la musica si possono dire tante cose: il messaggio arriverà sicuramente – insiste il Presidente Rinaldi – Oggi abbiamo la responsabilità morale verso coloro che hanno bisogno di essere integrati, accolti. L’integrazione è essenziale». E promette, rivolgendosi ai Giffoner: «io tornerò ad ascoltarvi. State facendo un lavoro bellissimo. La nostra colonna sonora è il valzer di Shostakovich, non è detto però che non possiamo innovare e coinvolgere i giovani. Chissà, magari la vostra canzone potrebbe diventare la nuova musica simbolo di Giffoni. Mettetecela tutta e attraverso la musica lanciate il vostro messaggio».

Durante i tre giorni del Lab organizzato presso il Village di #Giffoni53, in programma dal 21 al 23 luglio con quattro turni, due di mattina (9.30/11.00 e 11.30/13.00) e due pomeridiani (16.00/18.00 e 18.00/20.00), saranno realizzate tre mini colonne sonore, a partire dal suono analogico, tradotto in digitale attraverso i virtual instruments.

«L’obiettivo è approfondire il concetto stesso di onda sonora che si fa percezione, quella della voce umana e quella della musica, linguaggi universali a tutte le latitudini – sottolinea il cantautore Massimiliano d’Alessandro – La migrazione non è solo spostamento di popoli, ma anche di suoni e culture che si spostano, tra vibes positive ed emozioni introspettive. Ai ragazzi daremo nozioni tecniche per capire cosa c’è dietro l’audio, per captare suoni, registrarli e mixarli. Fondamentale sarà il campionamento di estratti audio da telegiornali e cronache dall’attualità e li renderemo parte di un arrangiamento. Saranno impegnati tutti, con l’integrazione anche di strumenti suonati. Attraverso la tecnologia, fare musica e sound design diventano più semplici. In 3 giorni i ragazzi si alterneranno, toccheremo vari tipi di suono,campionando momenti reali qui a Giffoni e rendendoli colonna sonora».

E aggiunge Massimiliano: «è motivo di orgoglio essere a Giffoni per un progetto così significativo. Sono molto sensibile, mi condividere le conoscenze che ho raccolto, soprattutto ai ragazzi giovani che sono il futuro. La musica per me è missione. Cercherò di trasmettere la facilità di produrre musica che oggi è possibile attraverso la tecnologia, creando contenuti validi e di grande qualità. Ogni giorno creeremo un file audio. Non ci resta che immergerci nel suono».

Il Fondo asilo migrazione e integrazione FAMI offre un supporto agli Stati per rafforzare e sviluppare tutti gli aspetti del sistema europeo comune di asilo, per sostenere la migrazione legale verso gli Stati membri in funzione del loro fabbisogno economico ed occupazionale e promuovere l’effettiva integrazione dei cittadini di Paesi terzi nelle società ospitanti, per promuovere strategie di rimpatrio eque ed efficaci negli Stati membri, per migliorare la solidarietà e la ripartizione delle responsabilità fra gli Stati membri, specie quelli più esposti ai flussi migratori e di richiedenti asilo, anche attraverso la cooperazione pratica.

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