Giornata veramente speciale per School Experience 3 che questa mattina, nella sala del cinema Gentile di Cittanova (Reggio Calabria), ha ospitato gli alunni dell’istituto comprensivo Monasterace-Riace-Stilo-Bivongi, dell’istituto comprensivo Chitti di Cittanova (scuola secondaria di primo grado), dell’I.C. Jerace di Polistena (scuola secondaria di primo grado) per assistere alla proiezione di alcuni cortometraggi realizzati da loro coetanei a cui poi dare un voto in vista della premiazione finale.
L’iniziativa, che rientra nella sezione YOUR EXPERIENCE +11 fa parte dell’evento dedicato ai ragazzi e alle ragazze di tutta Italia, inserito nell’ambito del Piano Nazionale Cinema e Immagini per la Scuola, promosso da Ministero della Cultura – Direzione Generale per il Cinema e l’Audiovisivo e Ministero dell’Istruzione e del Merito. Bullismo, guerra, violenza e rispetto dell’ambiente sono state le tematiche prescelte dai ragazzi per realizzare i loro progetti audiovisivi, che mescolano attualità con frammenti di vita vissuta, nuove tecnologie e scrittura creativa.
Nello specifico i corti visti e “analizzati” dai giovani studenti sono stati: “In un mondo di lupi” di Israa Ben Hassine con il contributo dell’Istituto comprensivo Sarnelli-De Donato-Rodari di Polignano a Mare L’insegnante convoca la mamma di Carletto per avvertirla che, in questo mondo di lupi, suo figlio dovrà imparare a difendersi da solo, altrimenti i bulli lo perseguiteranno per tutta la vita.
“Liberi tutti!” di Matteo Moschetti con il contributo dell’I.C. Martiri Di S. Anna Di Stazzema: tra le gole delle Alpi Apuane meridionali, alle pendici del monte Pania, una bambina fugge dai bombardamenti che la circondano, disperata, in lacrime, stringendo in mano la bandiera dell’Ucraina.
“Parole rotte” di Daniele Cascella con il contributo dell’Istituto Comprensivo Musti – Dimiccoli di Barletta: gli alunni di varie classe di quinta elementare e di prima media si sono confrontati sul tema del bullismo, un mostro maligno che si aggira a volte anche tra i più piccoli, devastandoli. Parole rotte è il loro grido di dolore, frutto di un laboratorio cinematografico scolastico, in cui sono confluiti anche vari racconti di vita vissuta.
“Plasticfree” di Eugenia Perna con il contributo della classe l dell’I.C. 48 Madre Claudia Russo – Solimena, Napoli è incentrato su un piccolo gesto che può fare una grande differenza, come ad esempio differenziare la plastica in modo che questa possa essere correttamente riciclata. Una semplice accortezza che può salvare il nostro pianeta. Alla stessa tematica è dedicato “Raccolta differenziata?” di Raffaella Traniello con il contributo della scuola secondaria di I grado “Doria” – Istituto Comprensivo Ponte San Nicolò (PD). Si tratta di una serie di tre spot sulla raccolta differenziata, costruiti provocatoriamente al contrario, che mettono in evidenza quanto un piccolo sforzo possa portare a un grande vantaggio all’ambiente in cui viviamo.
“Il seme della speranza” di Nando Morra con il contributo degli alunni de La Cittadella scolastica “Domenico Carnovale” di San Nicola da Crissa (Vibo Valentia), è la storia di un supplente di lettere, Tancredi, e di tre ragazzi di prima media, Samuele, Marco e il siriano Nasser. Quest’ultimo è vittima di discriminazioni da parte dei suoi compagni di classe aizzati da Marco, un bullo influenzato dalle idee xenofobe del padre.
“Storia di Giò” di Isabella Valenti con Bitoche Studio e con il contributo della classe 3D dell’Istituto Comprensivo C.so Matteotti di Alfonsine parla di Giò che offre in dono al suo fidanzato la sua giovinezza e il suo amore, simboleggiati da un fiore, ma la loro relazione sta per essere travolta dai modelli stereotipati dei ruoli.
“They saw you” di Vittorio Caratozzolo con il contributo della scuola secondaria di 1° grado Giacomo Bresadola – I. C. Trento 5 focalizza la sua attenzione suI bullismo che fa a pezzi le sue vittime. Restare indifferenti o neutrali rafforza l’azione dei persecutori contro le vittime.
Sollecitati da Orazio Cerino del team della produzione di Giffoni, i baby alunni hanno dato vita a un dibattito pieno di spunti interessanti. “Essere innamorato di una persona non significa sottometterla”, ha urlato Michele alla platea, mentre Stella ha ribadito che “non è giusto avere paura delle persone che ami”. Anche Andrea ha fatto proprio il messaggio di Orazio: “E’ vero, la mia libertà finisce dove inizia la tua e bisogna dire no alla possessività, sia nei rapporti tra uomo e donna che nelle amicizie, perché bisogna imparare ad essere liberi e a lasciare agli altri i propri spazi”. I ragazzi si riferivano in particolare al corto “Storia di Giò” e si sono trovati concordi sul fatto che una seconda chance si offre sempre a tutti, ma non quando si ha a che fare con la violenza, anche solo verbale. “Le donne non si devono toccare, bisogna essere sensibili”, ha raccontato Vincenzo strappando un applauso alla platea.
Tra i corti, ad aver colpito molto l’interesse dei giovanissimi anche “Il seme della speranza”. Ne hanno parlato in particolare Lorenzo e Samuele. Per il primo, “è un diritto di tutti i bambini, anche di quelli che vengono da altri angoli del mondo, essere trattati alla nostra stessa stregua. Per questo è importante che le famiglie trasmettano i valori giusti. Invece spesso sono gli adulti ad avere una visione distorta della vita”. Il secondo ha poi specificato: “L’umanità deve crescere senza distinzioni, perché siamo tutti uguali e uno dei mali da combattere è l’indifferenza. Se stai zitto di fronte a un sopruso, anche se non ti riguarda, allora vuol dire che sei complice”.