Più che una masterclass, è stata una chiacchierata a cuore aperto, quella che Alfa ha tenuto in Piazza Lumière pochi istanti dopo il soundcheck, in attesa del concerto di questa sera, nell’ambito del Giffoni Music Concept. Cantautore genovese che risponde al nome di Andrea De Filippi, s’è raccontato senza filtri a fan e giffoner presenti all’incontro, come d’altronde, attraverso le sue canzoni, da sempre fa.
Più che una masterclass, è stata una chiacchierata a cuore aperto, quella che Alfa ha tenuto in Piazza Lumière pochi istanti dopo il soundcheck, in attesa del concerto di questa sera, nell’ambito del Giffoni Music Concept. Cantautore genovese che risponde al nome di Andrea De Filippi, s’è raccontato senza filtri a fan e giffoner presenti all’incontro, come d’altronde, attraverso le sue canzoni, da sempre fa.
S’è parlato di musica, ma anche di vita vissuta, tra cui il delicato rapporto con i suoi genitori: «Parlare d’amore senza tabù è un po’ una sfida. Vengo da una famiglia in cui non si parlava molto d’amore e per me la musica è stato un modo per parlarne». Ai giffoner ha detto: «non è detto che con i propri genitori si abbia la possibilità di parlare di determinati sentimenti. Dopo la parentesi musicale ho iniziato a parlare di più con i miei genitori e mi sono accorto che si trattava di un blocco mio. Non pensavo fossero le persone adatte che potessero capirmi, adesso però la situazione è cambiata in meglio».
Tante le curiosità che i partecipanti alla masterclass hanno avuto modo di chiedere all’artista di successi come “Cin cin” e la più recente “Bellissimissima”, passando dal suo legame con il meridione fino ai suoi particolari tatuaggi: «stiamo facendo un tour impegnativo però mi piacerebbe ritornare al Sud, qui si mangia da Dio. I miei tatuaggi? Mi sono ispirato alla copertina dell’album “Sour” di Olivia Rodrigo. All’inizio ne ho fatti tre, poi sono diventati sei e poi nove. Ora sono tantissimi».
«Cerco sempre di circondarmi d’amore ed è la stessa cosa che vi auguro» è stato questo uno dei tanti consigli che Alfa ha dato ai giffoner presenti alla masterclass in Piazza Lumière. «Stavo studiando per fare medicina e ora faccio il cantante, c’è un universo di interessi tutti diversi tra loro, e poi abbiamo tempo, questa è una cosa che nessuno ci ricorda mai. Siamo una società performante in cui si corre tanto. Ho fatto mille lavori per pagarmi le registrazioni, so cosa significa. Quello che vi dico è di non lasciarvi andare all’ansia».
In uno dei momenti più toccanti dell’incontro, una giovane fan ha raccontato all’artista dei suoi problemi di bullismo e parallelamente della sua passione per la scrittura di canzoni. «Ho vissuto quel tipo di esperienza. Quando accadono queste cose trovi una rabbia dentro che poi sfoghi in qualche modo, io l’ho fatto con la musica ma è qualcosa che comunque ti rimane dentro. Non lasciate che i bulli vi trasformino in cattive persone», così l’artista, prima di lasciarsi andare ad un lungo abbraccio.